LA CASA DEGLI SPECCHI

A pochi passi dal Duomo, in via Vescovado 79, si trova una splendida dimora cinquecentesca nota come Casa di Tito Livio o Casa degli Specchi. Non potrete non notarla sia per la sua bellezza, sia perché rientrante rispetto agli edifici adiacenti. La prima denominazione si deve alla fissazione che il proprietario Annibale Maggi da Bassano aveva per il famoso storico padovano. Il Maggi, oltre ad aver tentato di inserire Tito Livio nel suo albero genealogico, autoproclamandosi suo discendente, sosteneva che nel punto esatto dove oggi si trova il palazzo un tempo sorgesse l'abitazione di Tito Livio. Ovviamente non resistette e chiamò anche il figlio Tito Livio, che tutto sommato è un nome facile da portare.

La seconda denominazione è invece dovuta ai tondi marmorei che decorano la facciata della casa e sembrano proprio degli specchi. Secondo la leggenda, quei tondi non avevano solo una funzione ornamentale, bensì servivano a mo' di amuleti magici a riflettere gli influssi negativi diretti alla casa. Da dove venissero questi influssi negativi e perché arrivassero proprio tutti lì non è dato sapere, in compenso sappiamo dove venivano riflessi: sulla casa a fianco, ovviamente! I problemi di vicinato sono i più antichi del mondo, si sa. Dovete sapere che il fortunato edificio trecenteseo che si trova sulla sinistra rispetto alla Casa degli Specchi oggi è completamente disabitato, ma non è sempre stato così. La tabaccheria che ha di fronte, ad esempio, prima era ospitata proprio in questo misterioso palazzo. Per un po' di tempo vi nidificarono degli aristocratici piccioni, che potevano entrare dalle finestre rotte, ma oggi anche i pennuti non ritengono questa sistemazione di loro gradimento. Sto esagerando con la suspense, me ne rendo conto, è giunta l'ora che ve lo dica. Ma vi avviso, ci sono svariate dicerie riguardo a questo edificio e tutte squisitamente non verificate: che mistero sarebbe, altrimenti? Si dice che all'interno della casa si avvertano presenze maligne, che suscitavano negli occupanti incubi spaventosi e visioni terrificanti.

Una ragazza che dormiva all'ultimo piano si ritrovò, senza sapere come, seduta sul balcone con le gambe penzolanti, pronta a saltare. Alcuni sostennero di aver visto terrificanti volti maligni riflessi sui vetri, altri raccontarono che i muri di una stanza al piano terra si gonfiavano come se all'interno contenessero dell'acqua, emanando cattivo odore. E poi ancora qualcuno avvistò il fantasma di una donna anziana, con i capelli bianchi lunghi, spettinati e arruffati, vestita con un lungo abito nero e con una candela spenta nella mano destra. Ma la casa deve essere davvero affollata, dato che altri sostengono che sia abitata invece dal fantasma di una bambina con le labbra cucite. Solo su un fatto tutti si sono trovati d'accordo: le stanze di questa dimora sono incredibilmente fredde.

 

Risultati immagini per Padova La Casa degli Specchi

   

PDF
 
TORNA TORNA
tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori